dal 13/03 al 04/05

“E’ così bello che sembra finto”

un modo di dire utilizzato di frequente, con l’intento di manifestare un apprezzamento, una lode ma che pone una premessa: all’artificiale, alla finzione viene conferita un qualità estetica maggiore. Dire è così bello che sembra finto,  sembra suggerire che la bellezza non sia legata alla naturale evoluzione di una forma, ma ad una creazione progettata, un’idea estetica sviluppata secondo progetto. Una frase che sottolinea una fratellanza scomoda, un sorpasso di chi in principio giaceva sul fondo.

INNATURA,

mostra personale di Valerio Figuccio, espone una selezione di 9 fotografie da una serie di 24 e un video, nati durante un soggiorno in Australia e Asia

Il lavoro evidenzia  una sottile coesistenza in cui elemento naturale, vegetale o animale, si fonde ad una presenza posticcia che inficia il chiaro riconoscimento del soggetto, lasciando emergere un quadro visivo ambiguo.  La compresenza del dato artificiale si manifesta mostrando i soggetti come una presenza solitaria, un reperto archeologico o un antico saggio sopravvissuto. Le immagini  sono così caratterizzate da una dimensione sospesa, permeata da una lieve vena di inquietudine.

Valerio Figuccio, nato a Roma nel 1988, si diploma in Arte dei Media all’accademia di belle arti di Lipsia in Germania (Hochschule für Grafik und Buchkunst) e in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua ricerca prende principalmente forma fotografica, video e installativa e indaga tematiche come memoria, incertezza e isolamento, dando forma ad immaginari sospesi. 

Con il lavoro “L’esanime Animato” partecipa alla mostra all’Arsenale di Venezia, come uno degli artisti finalisti del Premio Arte Laguna 19.

Attualmente vive e lavora tra Germania e Italia.